Addio a Furio Focolari, storica voce dello sport e icona della Rai
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Direttore: Alessandro Plateroti

Addio a Furio Focolari, storica voce dello sport e icona della Rai

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Il giornalismo sportivo perde Furio Focolari, storica voce della Rai e celebre per le sue telecronache di sci.

Il mondo del giornalismo sportivo italiano è in lutto per la scomparsa di Furio Focolari, morto all’età di 78 anni domenica 28 settembre 2025. A lungo malato di SLA, Focolari era conosciuto come una delle voci più autorevoli della Rai, celebre per le sue appassionate telecronache di sci e per la sua presenza storica a Radio Radio.

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Un grande protagonista del giornalismo sportivo

La notizia della sua morte è stata annunciata da Ilario Di Giovambattista, direttore dell’emittente radiofonica romana, con un commovente messaggio sui social: “Ciao Furio ora riposa in pace. Aiutaci a sopportare questo immenso dolore e grazie di tutto”. Anche Radio Radio ha voluto salutarlo con parole cariche di emozione: “È stata una trasmissione che non avremmo voluto chiudere mai”.

Focolari ha lasciato un segno profondo nel racconto sportivo italiano, diventando una figura di riferimento per intere generazioni di appassionati e colleghi.

Una carriera tra Rai, sci e grande passione

Nato a Roma nel 1947, Furio Focolari era figlio di Lorenzo Focolari, direttore del quotidiano “Umanità”. Fin dagli anni Settanta iniziò a lavorare in Rai, entrando al GR3 nel 1976. Da lì iniziò una lunga carriera che lo portò a raccontare eventi di rilievo internazionale, come i Mondiali di calcio del 1982 in Spagna, e numerose edizioni dei Giochi Olimpici.

La sua voce è però legata indissolubilmente allo sci alpino maschile, in particolare alle imprese di Alberto Tomba, di cui fu anche grande amico. Dopo aver affiancato Alfredo Pigna, ne raccolse l’eredità diventando il telecronista principale della disciplina sulla Rai.

Oltre al ruolo in televisione, Focolari fu una colonna portante anche di Radio Radio, emittente con cui ha condiviso anni di conduzioni, dibattiti sportivi e direzioni editoriali.

Il suo stile diretto, competente e appassionato ha ispirato molti giovani giornalisti. La sua morte segna la fine di un’epoca del giornalismo sportivo, ma la sua voce continuerà a riecheggiare nei ricordi di chi ama lo sport raccontato con cuore e competenza.

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ultimo aggiornamento: 28 Settembre 2025 12:45

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